L’Accademia di Frosinone si è fregiata, nella III edizione di “Libri in Accademia”, a cura della prof.ssa Loredana Finicelli, di uno straordinario fuori programma. Lo scorso 27 gennaio 2023 un discreto pubblico di studenti e di insegnanti, si è collegato online con la docente Giuliana Pascucci, curatrice con Francesca Coltrinari, della mostra Carlo Crivelli, le relazioni meravigliose. Mostra che, dal 7 Ottobre 2022 al 12 Febbraio 2023 sarà a Palazzo Buonaccorsi di Macerata e in otto comuni della Regione Marche che in qualche modo sono stati a lui legati o ne conservano le opere, intrecciando storia ed arte, passato e presente, in quelle che sono appunto le relazioni meravigliose, da cui prende il titolo la mostra.
Il Rinascimento marchigiano è, a ragion veduta, di grande importanza storica ed artistica anche per il fatto di ospitare il lavoro di Lorenzo Lotto, Piero della Francesca e aver dato i natali a Bramante, Raffaello, Federico Barocci. Come ha sapientemente spiegato la prof.ssa Pascucci poco sappiamo del veneziano Carlo Crivelli (1430-1485) ma, possiamo intuire dalle sue opere, dai suoi molti spostamenti, dalle informazioni e testimonianze sulla sua vita e famiglia, sul fratello Vittore, anch’egli pittore, che la sua indole era inquieta e la sua storia travagliata. In mostra sono esposti sette dipinti provenienti da musei italiani e non solo, raccolti in occasione di un importante intervento di restauro realizzato sulla “Madonna con il Bambino”, che ha permesso di affermare in seguito ad accurate analisi, che il dipinto è su tela e non su tavola come si ipotizzava.
Crivelli deve il suo successo agli artisti preraffaelliti inglesi, che apprezzarono nelle sue opere il decorativismo tipico del tardo gotico e le vollero avere nelle loro collezioni, alimentando il mercato dell’arte ma nello stesso tempo disperdendo i suoi lavori, motivo per cui se ne trova traccia dalla National Gallery ai Musei Vaticani. Rimasto all’ombra per lungo tempo, la sua riscoperta è merito di storici dell’arte che pazientemente hanno rintracciato i suoi lavori in Europa.
Ma perché, ed è questa la domanda, è così importante dare testimonianza di artisti meno noti come Crivelli? Perché occasione di studio, passione, affascinante ricerca, emozionante conoscenza, approfondimento di tecniche e materiali, patrimonio di terre da riscoprire e da valorizzare. E anche occasione di creare nuove e profonde relazioni meravigliose, oltre lo spazio e il tempo, che si incastrano come tasselli di un puzzle: attraverso la storia dell’arte si ricompone la nostra Storia. Certo le tessere “speciali”, grandi uomini o grandi artisti sono subito facilmente riconoscibili, ma per quanto piccola, la tessera che manca lascia un vuoto che disturba la visione d'insieme, che ne compromette la trama e la giusta lettura. Proprio come in un puzzle che non può essere completato se non quando i pezzi che lo compongono sono tutti al loro posto.