L’artista contemporaneo è l’uomo che risponde alla sua coscienza, reagisce agli stimoli esterni come una cartina al tornasole. Tutto ciò che tocca la sua mente lo fa reagire, tutto lo contamina, tutto viene analizzato da punti di vista che sfuggono ai più e le sue opere sono frutto di profonda riflessione.
L’artista/uomo contemporaneo è bombardato da una bulimia di informazioni che vengono assorbite e processate a livello inconscio, affinché durante l’atto creativo il messaggio diventi arte. Forse è questo l’identikit che descrive meglio l’artista Saverio Todaro, che oggi 7 novembre è stato ospitato nel teatro dell’Accademia di Belle arti di Frosinone, nell’ambito del format I martedì critici. La professoressa Loredana Finicelli ha introdotto l’ospite mentre il prof. Alberto Dambruoso, che cura il format, ne ha tracciato il profilo artistico, percorrendo cronologicamente come un almanacco gli avvenimenti che vanno dal 1994 in poi.
Comincia la sua attività incuriosito dai codici della comunicazione, come testimonia l’opera Macchina da scrivere – Il Trapasso di Luca del 1994; nel 1996, anno della pecora Dolly e della prima clonazione, Saverio Todaro fa un omaggio a Mendel, il padre della genetica. In seguito, con tomaie di scarpe realizza dei tappeti al cui interno vengono rievocati i test di Rorschach. L’avvento poi di internet e dei social, il cui imperativo è assoggettare le persone, Todaro lo traduce in vessilli al cui centro spiccano i nuovi simboli della sottomissione usati dai social, accostati chiaramente alle dittature del passato attraverso i colori delle bandiere. Fra le ultime opere, God è la rappresentazione del Dio a cui l’uomo si inchina, evocata da un pannello azzurro al cui centro campeggia un cerchio formato dal codice binario, il linguaggio del computer.
Le sue opere, realizzate con cura certosina utilizzando i materiali più disparati, sono spesso oggetto di discussione perché scuotono le coscienze e provocano reazioni. La critica alla società, il diritto di affermare la necessità di esprimersi e il bisogno di una risposta etica suscitano la riflessione: è questa la visione dell’arte contemporanea ed è questa la mission a cui risponde l’opera dell’artista/uomo Saverio Todaro.