In questo incontro organizzato dalla scuola di Grafica d’arte coordinata dal professore Patrizio Di Sciullo, docente di Tecniche per l’incisione e Illustrazione, Riccardo Mannelli ci ha raccontato la sua variegata e importante esperienza artistica e professionale dagli esordi fino ad oggi e le sue numerose collaborazioni, soprattutto in ambito editoriale. Dal “Male”, a “Linus”, a “Cuore”, a “Boxer”, a “La Repubblica”, e ancora, a “l’Unità”, “Lotta continua”, “L’Europeo”, “La Stampa”, “Il Manifesto”, Il Fatto Quotidiano”, insomma le più importanti testate giornalistiche e le maggiori riviste di illustrazione e fumetto d’autore italiane, arricchite dai ritratti dell’autore o dalle feroci vignette satiriche nonché dalle sue pregevoli illustrazioni.
Parallelamente all’attività di illustratore, Mannelli ha sempre continuato a disegnare e dipingere liberamente, portando avanti anche la sua carriera artistica con i suoi studi sul nudo e le sue feroci denunce, esposte in numerose mostre, dall’Apoteosi dei corrotti, alla mostra Teneri barbari fino al ciclo pittorico Commedia in zero.
In questo seminario, si è svolto il racconto di una vita, condiviso con docenti e studenti, un racconto pieno di passione per l’arte e soprattutto per la pratica del disegno, disciplina nella quale Mannelli è un maestro riconosciuto.
Durante il seminario sono state proiettati alcuni filmati e visionate numerose opere originali, il tutto naturalmente seguito da un dibattito e un confronto serrato, che ha visto la messa in comune di opinioni e consigli sulla attività artistica e sulla professione di illustratore.