Non comincia nel migliore dei modi. Chi è arrivato puntuale si è trovato ad aspettare un’ora in piedi in corridoio a causa di un problema tecnico. Ma quando finalmente entriamo, siamo accolti da una professoressa gentile ed entusiasta, l’aria è piacevolmente profumata, c’è musica in sottofondo e sui banchi sono perfettamente ordinati fogli e materiale vario che ci sorprendono e stemperano il malumore e l’ansia iniziali. Si presenta brevemente Barbara Calzolari, calligrafa. Ci introduce in questo suo universo che si mostra colorato e svolazzante ma che è frutto di studi metodici e ossessivi, quanto mai precisi e rigorosi.
La sua carriera inizia nel mondo della moda, consulente per importanti aziende come la Ferrero e la Ferrari, lavora in tutto il mondo ma ad un certo punto si accorge che è troppa la pressione a cui è sottoposta e pur avendo uno stipendio importante, decide di smettere per dedicarsi solamente alla sua passione per la calligrafia. Contatta l’Associazione calligrafica italiana, inizia a studiare calligrafia a New York con Paul Shaw, calligrafo americano, e in North Carolina per un corso universitario, con Michael Sull il calligrafo della Casa Bianca. Nel 2015 è stata nominata Master Penman dall’associazione americana IAMPETH. Tra i lavori più prestigiosi: dalla realizzazione del masterwork "Deus Caritas Est", al manoscritto gli inni nazionali che la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana ha donato agli statisti intervenuti durante il Summit G8. Ha vergato tre copie del manoscritto sulla corrispondenza epistolare di Caterina de’ Medici.
Partecipa a convention internazionali di calligrafia, in qualità sia di insegnante che di studente, ha pubblicato libri. Intanto ci mostra alcuni lavori come esempio e cominciamo a prendere confidenza con il materiale messo a disposizione dagli sponsor Accademia e Pentel. Impariamo le basi: i diversi tipi di carattere, cos’è il Lettering, le sue regole, le differenze tra alfabeti calligrafici e tipografici e molto altro. La mattinata va via veloce e dopo la pausa pranzo il pomeriggio è altrettanto impegnativo e coinvolgente. Alla fine ci rendiamo conto che è stato come aver sbirciato da una porta magica, oltre la quale c’è un possibile affascinante mondo ancora tutto da scoprire e a cui appassionarsi.