La testa anatomica di Filippo Balbi

Oltre l’istituzione, oltre la didattica, oltre il lavoro di ricerca, studio e progettazione, l’Accademia si fa ponte di collegamento all’interno di un circuito territoriale culturale promuovendo, valorizzando e patrocinando iniziative che coinvolgono la società ed il territorio.

Questo è in sintesi il pensiero della direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, professoressa Loredana Rea, nella sua introduzione all’evento tenutosi il 27 ottobre 2023 presso il teatro dell’Accademia: la presentazione de “La Testa Anatomica di Filippo Balbi”, opera esposta in questi giorni all’Abbazia di Trisulti in una mostra curata da Mario Ritarossi e organizzata dall’Associazione Gottifredo, con il patrocinio della nostra Accademia. La mostra è raccontata nell’articolo di Marco Bussagli "Avere tutto in testa", pubblicato nel numero di ottobre della rivista Artedossier, che presentiamo in questa occasione per la rubrica Libri in Accademia incontra.

Nel suo intervento, il Presidente dell’Associazione Gottifredo, dott. Tarcisio Tarquini, ha sottolineato l’importanza della scelta di questo luogo, la Certosa di Trisulti, pietra miliare del territorio, della sua storia e della sua cultura, di cui la Comunità si è riappropriata dopo una nota vicenda giudiziaria.

Il professor Mario Ritarossi, curatore della mostra ed incredibile divulgatore, ha affascinato la platea con la narrazione delle vicissitudini di Filippo Balbi, nato a Napoli all’inizio dell’Ottocento e morto ad Alatri nel 1890, autore oltre che dello “scorticato” (come viene chiamata La Testa Anatomica), anche di una serie di trompe-l’oeil presenti nell’Abbazia.

L’incontro si è infine concluso con una vera e propria lezione di anatomia artistica del professor Marco Bussagli dell’Accademia di Belle Arti di Roma, componente del Comitato scientifico della Mostra e autore del saggio. La testa “scorticata”, priva di pelle, su uno sfondo grigio è un’opera straordinaria, realizzata con biacca, olio di lino e cinabro. I muscoli esposti sono resi da un groviglio di corpi nudi le cui posizioni sono state minuziosamente studiate e in molti casi richiamano i corpi michelangioleschi del Giudizio Universale.